La mosca dell’olivo (Bactrocera oleae) è il principale fitofago dell’olivo, questa infatti arreca sia danno quantitativo riducendo la quantità di olive prodotte che qualitativo apportando difetti organolettici dell’olio estratto.
Ma non temete, diverse armi sono a nostra disposizione per combattere questo intruso e salvare il prezioso raccolto.
Prevenzione: un passo avanti contro il nemico
- Occhi vigili sugli aggressori: Monitorare la presenza delle mosche con trappole cromotropiche gialle o a feromoni è il primo passo per agire al momento giusto.
- Esche irresistibili: Bottiglie con un mix di acqua, zucchero e ammoniaca attirano e catturano le mosche, riducendone il numero.
- Barriere naturali: Il caolino, un’argilla che crea una pellicola sulle olive, ostacola la deposizione delle uova da parte delle mosche.
- Rame alleato contro le malattie: Sebbene usato principalmente contro i funghi, il rame può anche fungere da deterrente per la mosca.
Se l’infestazione è in atto, è necessario intervenire con decisione, ma sempre nel rispetto dell’ambiente e della salute.
- Insetticidi mirati: fitofarmaci autorizzati dagli appositi organismi di vigilanza (U.E., Ministero della Sanità, Regione) capaci di controllare lo sviluppo delle forme giovanili ed adulte dell’insetto. Vanno utilizzati con attenzione, precisione e conoscenza al fine di consentire l’ottenimento di un ottimo olio, un buon risultato per l’olivicoltore senza arrecare danni all’ambiente ed alla collettività.
Attenzione:
- La scelta del metodo da utilizzare dipende dall’intensità dell’infestazione e dalle caratteristiche dell’oliveto.
- Consultare un esperto per un piano di lotta adeguato e sicuro.
- L’adozione di pratiche agricole sostenibili, come la difesa integrata, può contribuire a ridurre la pressione della mosca dell’olivo.
Quali sono i metodi migliori per debellare la mosca dell’oliva e cosa cambia?
Non esiste un metodo unico capace di essere risolutivo.
L’approccio migliore è frutto della combinazione di scelte agronomiche tali da intersecare le diverse azioni per mantenere sotto controllo la popolazione delle mosche dell’olivo e garantire una buona qualità della produzione di olive e olio.
Il ricorso ai soli mezzi di controllo chimico, purché ammessi dal legislatore, espone in caso di abuso o di uso improprio al rischio di accumulo nell’olio di residui di fitofarmaci oltre i limiti ammessi dalla legge. Per evitare che ciò accada è indispensabile utilizzare correttamente i fitofarmaci rispettando il numero massimo di ripetizioni applicabili ed il tempo di carenza indicati in etichetta e sui documenti ufficiali.
Tuttavia, non tutti giocano la partita dell’olivicoltura rispettando le regole. Infatti, è molto diffuso l’impiego di fitofarmaci non più utilizzati poiché revocati.
L’impiego di questi prodotti rappresenta di fatto contaminazione e rende non commercializzabile il prodotto.
Il rapporto tra l’agricoltore e il frantoio deve essere di piena fiducia e di corresponsabilità.
Difesa biologica: quali sono gli alleati naturali contro la mosca dell’olivo
La natura offre soluzioni alternative efficaci per contrastare la mosca dell’olivo, nel rispetto dell’ambiente e della salute.
Ecco alcuni metodi di lotta biologica:
Antagonisti naturali:
- Psyttalia concolor: Un insetto parassitoide, vero nemico naturale della mosca dell’olivo, le cui larve si nutrono delle uova e delle pupe del parassita.
Trappole biologiche:
- Attrattive irresistibili: Bottiglie contenenti un mix di acqua, zucchero, lievito e ammoniaca attirano e catturano le mosche adulte.
Metodi colturali:
- Raccolta tempestiva: Anticipare la raccolta delle olive prima che la popolazione delle mosche raggiunga il suo apice, riducendo il tempo a disposizione per l’infestazione.
- Potatura mirata: Una buona gestione della potatura favorisce l’aerazione e la riduzione dell’umidità all’interno della chioma dell’olivo, creando un ambiente meno favorevole allo sviluppo della mosca.
Per combattere la mosca dell’olivo in modo efficace, è importante saperla riconoscere:
- Dimensioni e colore: Adulto di piccole dimensioni (circa 4-5 mm) con corpo di colore marrone chiaro e testa gialla.
- Ali: Caratteristiche ali trasparenti con una macchia scura all’apice.
- Comportamento: Le femmine depongono le uova all’interno delle olive, preferendo quelle di maggiori dimensioni e molto carnose.
- Danni: Le larve, nutrendosi della polpa del frutto, causano marciume e caduta prematura delle olive.
Difesa strategica: sfruttare i punti deboli della mosca dell’olivo
Oltre ai metodi di lotta diretta e biologica, la mosca dell’olivo può essere combattuta anche con metodi colturali, sfruttando le sue debolezze e rendendo l’ambiente meno favorevole al suo sviluppo.
-
Raccolta anticipata: cogliere le olive al volo
Un metodo semplice ma efficace consiste nell’anticipare la raccolta delle olive. In questo modo, si riducono le olive a disposizione delle femmine per la deposizione delle uova, diminuendo drasticamente la popolazione di mosche.
Come fare:
- Monitorare l’andamento della popolazione delle mosche con trappole cromotropiche o a feromoni.
- Raccogliere le olive quando il livello di infestazione è ancora basso e le olive iniziano a invaiare, ma non sono ancora mature.
- Utilizzare tecniche di raccolta che minimizzino i danni alle piante, come la raccolta manuale o con reti.
-
Potatura: aria e luce contro la mosca
La mosca dell’olivo predilige ambienti umidi e con scarsa aerazione. Una potatura ben eseguita può quindi creare un ostacolo al suo sviluppo.
Come fare:
- Effettuare potature regolari e mirate per migliorare la penetrazione della luce e dell’aria nella chioma degli alberi.
- Eliminare i rami secchi, malati o intrecciati che favoriscono la creazione di microclimi umidi.
- Aprire il centro della chioma per favorire la circolazione dell’aria.
- Con questi semplici accorgimenti colturali, è possibile creare un ambiente meno favorevole alla mosca dell’olivo, riducendo la necessità di interventi invasivi e promuovendo la salute degli oliveti.
In che periodo fare il trattamento per la mosca dell’olivo?
Il trattamento contro la mosca dell’olivo è generalmente consigliato durante il periodo estivo, con particolare attenzione ai mesi di luglio, agosto, settembre e talvolta ottobre, quando la popolazione delle mosche è al picco.
È possibile calcolare il rischio in anticipo?
La valutazione delle condizioni climatiche in campo attraverso applicazioni tecnologiche permette di fare una valutazione del rischio e della gravità aiutando l’agricoltore o il proprietario degli oliveti, insieme al supporto dell’agronomo, a decidere come meglio intervenire.
Per questo motivo, il Frantoio D’Orazio sta valutando di acquistare una capannina agrometeorologica capace di raccogliere ed immagazzinare dati utili per fornire un valido supporto alla decisione da prendere in campo.