Olio evo: leggende e simbologia dall’antichità ad oggi

Quando si parla di olio extravergine d’oliva, oltre alle sue infinite proprietà e benefici, non si tratta solo di cibo o di cucina: la leggendaria piante dell’olivo e l’olio che nasce dai suoi frutti fanno parte della storia dell’umanità da oltre 8000 anni.

La pianta dell’olivo nell’antichità

la pianta dell'ulivo nell'antichità

La pianta dell’olivo risulta aver avuto un ruolo centrale nel culto presso le antiche civiltà mediterranee.
I minoici erano soliti fare libagioni di olive, olio e vino alle loro divinità ctonie, mentre gli antichi ateniesi consideravano sacro l’olivo e lo proteggevano per legge.
Quel velo di santità che ricopriva l’olio d’oliva faceva credere loro che gli oggetti ricoperti di olio d’oliva fossero protetti dagli dei.
Per questo usavano comunemente l’olio d’oliva per ungere le statue e gli altari dei loro dèi, nonché gli oggetti usati per le libagioni fatte in loro onore.
Inoltre, includevano l’olio d’oliva tra gli ingredienti principali delle offerte e dei sacrifici alle loro divinità.

La pianta dell’olivo e il ruolo dell’olio riconducono sempre all’armonia e alla pace interiore.
Originariamente la pianta viene collegata all’Iran dove è nata la cultura olivicola ed olearia e dove è stato celebrato sin dall’antichità l’Ulivo Cosmico che con la sua chioma diviene canale di congiunzione tra il terreno e il divino e per tutta l’umanità.
Nel Corano si parla dell’Ulivo Benedetto dal quale viene tratto l’olio come luce divina e che guida verso l’illuminazione interiore.
In Egitto l’olio d’oliva poi era il dono della Dea Iside.

Il ruolo dell’olio nel mondo greco

olio evo utilizzato e adorato anche dagli antichi greci

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Nella mitologia greca Zeus donò l’olivo all’umanità. Era anche un simbolo sacro per i re d’Israele e per gli imperatori del Sacro Romano Impero.
È interessante poi notare che l’olivo svolgeva un ruolo significativo anche nei rituali di sepoltura nell’antico mondo greco.
Secondo il noto storico Plutarco, il grande re di Sparta Licurgo volle che i morti fossero sepolti su ramoscelli di ulivo.
Come suggerisce Kallimaco di Cirene, tale pratica era abbastanza comune in quel periodo in tutto il territorio greco.
Secondo i suoi racconti, sotto i defunti venivano deposti con cura foglie e rametti di ulivo, mentre i parenti presenti alla cerimonia venivano incoronati con ghirlande realizzate con rametti di ulivo.
In alcuni casi, anche i morti venivano incoronati con tali ghirlande per essere protetti dagli spiriti maligni.
In generale, si ritiene che la presenza dell’olivo nei rituali di sepoltura fosse associata alla purificazione del defunto, pochi istanti prima della partenza per il viaggio verso l’Ade, il mondo dei morti.

È importante sottolineare che la tradizione che dettava l’uso dell’olivo nei rituali di sepoltura era così forte che anche le rigide leggi ateniesi che proibivano l’abbattimento degli ulivi sacri erano comunemente favorevoli ad essa.

Nell’antica Grecia le leggende e i simboli sull’olio d’olivo sono molteplici: era il nettare degli dei, per questo i popoli mediterranei crearono tante storie e racconti simbolici ispirati dal frutto dell’ulivo e dalle sue incredibili proprietà nutritive.

Il significato dell’olivo nella tradizione cristiana

la pianta dell'ulivo nella tradizione cristiana

Il significato dell’olivo nel culto antico fu conservato nella religione cristiana succeduta al Dodecateismo in territorio greco.
Soprattutto per i cristiani ortodossi, l’olio d’oliva ha un significato particolare.
La Bibbia fa riferimento all’olivo più di 170 volte, mentre la colomba, inviata a Noè subito dopo la fine dello storico cataclisma del Cosmo portava un rametto di olivo per indicare la misericordia e la pace divina.
Simbolo sacro del ciclo della vita, l’olio d’oliva è stato utilizzato fino ad oggi nei più importanti rituali cristiani tra cui il Battesimo, l’Unzione, il Matrimonio e la Sepoltura.
Insieme al vino, l’olio d’oliva viene offerto dai cristiani alle loro chiese dove viene utilizzato per accendere le lampade votive e preparare il crisma.
Infine, l’olio d’oliva santificato è comunemente usato dai credenti come talismano di protezione divina.

I nostri fondali sono disseminati di anfore, che per millenni furono utilizzate per trasportare il l’olio e per condividere la bontà di questo prodotto a tutte le popolazioni del Mediterraneo fino ai giorni nostri, quando i benefici della dieta mediterranea, spesso associata all’Italia, sono definitivamente dimostrati i benefici per la salute dell’olio extra vergine di oliva.

L’olio viene spremuto dal frutto proprio come un succo e l’olio extravergine di oliva è l’unico olio vegetale ottenuto solo esercitando pressione, senza manipolazioni o utilizzo di additivi chimici.

Infatti, l’olio extra vergine di oliva conserva la maggior parte dei nutrienti e degli antiossidanti presenti nel frutto, a differenza di qualsiasi altro olio, grazie al semplice processo di estrazione utilizzato.
Per questo motivo l’olio extravergine di oliva è il prodotto con la più alta qualità nella produzione olearia.

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