I fichi secchi con mandorla pugliesi, chiamati anche in dialetto fichi mmaritate, fichi maritati o fichi mandorlati, sono un dolce tipico che si trova in molte case della Puglia, da gustare già dalla fine dell’estate.
Per gli amanti della tradizione questo dolce tradizionale pugliese è un rito, un’usanza, una festa popolare legata al folklore dell’autunno.
Non solo: è una ricetta semplice e gustosa che richiama i sapori di una volta.
Era il dolce dei poveri perché le piante di fico erano molto diffuse in campagna e nei giardini del meridione.
Nel 2012 la denominazione Fico Mandorlato di San Michele a Salentino è entrata a far parte dei presidi Slow Food presenti sul territorio italiano.
Le zone più tipiche dove possiamo trovare i fichi maritati sono: Ostuni, Latiano, Ceglie Messapica, San Michele Salentino e San Vito dei Normanni.
Oggi addirittura c’è un festival dedicato al fico mandorlato che si tiene ovviamente a San Michele Salentino: una serie di appuntamenti che combinano cibo e musica, eventi, mostre, incontri culturali, competizioni sportive e ovviamente le proposte enogastronomiche pugliesi dove non mancano mai i fichi mandorlati, i veri protagonisti della festa.
Ricetta dei fichi secchi con mandorla

Photo credits: Brindisi Report
I fichi maritati si preparano principalmente con soli due ingredienti che danno vita ad un dolce gustoso che saprà portare il sole dell’estate anche durante l’inverno.
Il procedimento è lungo ma molto semplice e si possono preparare in casa per averli a disposizione all’occorrenza.
I fichi da utilizzare devono essere freschi, diffidate di chi prepara questo dolce con i fichi già secchi.
Ingredienti:
- 1kg di fichi bianchi
- 100 grammi di mandorle pelate, vi consigliamo di utilizzare le mandorle del Frantoio D’Orazio made in Puglia
- foglie di alloro
- un po’ di buccia di limone (facoltativa)
Procedimento:
- Pulire i fichi delicatamente con un panno umido, dividerli a metà nel senso della lunghezza avendo cura di lasciarli uniti tramite il peduncolo.
- Aprirlo e metterli ad essiccare al sole su un canovaccio con la parte interna rivolta al sole girandoli 2/3 volte al giorno.
- Coprirli con una retina per tenere lontani gli insetti.
- Ritirare in casa i fichi al tramonto per evitare l’umidità della notte.
- Una volta pronti, i fichi dovranno risultare asciutti e ben appassiti (dipende dal calore e dall’esposizione solare).
- Lavare i limoni e grattugiare la scorza grossolanamente.
- Con le dita cercare di ammorbidire e allargare i fichi secchi, sistemare al centro scorza di limone, mandorla pelata e tostata (precedentemente) chiuderli con l’altra metà. Pressare per sigillarli al meglio.
- Portare il forno a 150°C e sistemare le coppie di fichi secchi farciti su di una placca rivestita con carta forno
- Non appena saranno dorati vanno tolti.
- Le tempistiche possono variare: alcuni dicono che bastino 20 minuti ma la scelta finale sta a voi e alla vostra preferenza rispetto al fico (più duro o più morbido).
Le foglie d’alloro vi serviranno per conservare al meglio i vostri fichi maritati.
In alcuni casi si aggiunge anche la cannella o per renderli ancora più gustosi si aggiungono dei pezzi di cioccolato insieme alle mandorle o si ricoprono di cacao all’interno del vasetto al posto delle foglie di alloro.
La ricetta quindi spesso varia a seconda della famiglia e di come è stata tramandata e modificata col passare delle generazioni: addirittura alcuni aggiungono chiodi di garofano o canditi come cedro o arancia.
Come si preparavano i fichi maritati di una volta
Fino a qualche decennio fa, nelle masserie o nei trulli che avevano il forno in pietra alimentato a legna i fichi maritati venivano preparati in modo leggermente diverso.
A fine giornata, dopo aver cotto in abbondanza (ad esempio pasta al forno, melanzane, taralli e così via) lasciavano per l’intera notte i fichi secchi già con mandorla all’interno nel forno a legna spento ma che aveva tutto il calore del lavoro svolto.
Perché i fichi maritati si chiamano così?
Vengono chiamati fichi maritati per l’unione a due a due dei frutti, contenenti all’interno una mandorla intera.
Come vanno conservati i fichi maritati?
Vengono conservati in contenitori di ceramica o di vetro alternando strati di fichi con foglie di alloro.
Infatti in commercio vengono venduti in vasetti di vetro con al loro interno la tipica foglia d’alloro.
Pur non contenendo alcun tipo di conservante, i fichi maritati si mantengono per almeno 8-10 mesi, quindi possono essere gustati durante tutto l’inverno, come veniva fatto una volta.
Sono tipici del periodo autunno-inverno, non si riferiscono a festività specifiche o a periodi dell’anno, sono un ottimo snack o merenda pre workout, sempre che riusciate a contenervi e a mangiarne solo due!
Tra gli altri dolci tipici made in Puglia potete provare a preparare anche le cartellate o le scarcelle, entrambe tipiche nel periodo delle feste.
Se invece preferite le ricette salate vi consigliamo di cimentarvi nella preparazione dei taralli pugliesi homemade: non ne resterete delusi!